Cosa vedere e fare a Phnom Penh

Phnom Penh è la capitale politica ed economica della Cambogia e capoluogo del municipio di Phnom Penh. La città è adagiata sulle sponde del fiume Mekong, nel sito dove vi confluisce il Tonle Sap e dove si dirama il fiume Tonle Bassac. Una volta conosciuta come la Perla dell’Asia, la città è oggi una meta turistica di discreta importanza ed è rinomata per la sua architettura, che risente sia dello stile tradizionale khmer sia di quello ereditato durante la dominazione coloniale francese.

Fare un viaggio a Phnom Penh

Le attrazioni più importanti per chi intende fare un viaggio a Phnom Penh e rimanere solo pochi giorni da non perdere sono:

Il Palazzo Reale di Phnom Penh

Il Palazzo Reale di Phnom Penh è la residenza della famiglia reale cambogiana. Questo enorme complesso principalmente suggestivi tetti a punta di colore dorato, che ricorda in qualche misura a Grand Palace di Bangkok. Il palazzo reale di Phnom Penh ha un totale di 9 edifici e copre un’area di più di 6 ettari. I palazzi e gli edifici più notevoli sono la sala del trono, il Padiglione di Napoleone III, Padiglione Phochani, Pavilion Chanchhaya e naturalmente la Pagoda d’argento.

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Il Museo sul Genocidio Tuol Sleng di Phnom Penh

Il Museo sul Genocidio Tuol Sleng è un museo situato a Phnom Penh a testimonianza del genocidio cambogiano. Un tempo l’edificio era sede di una Scuola Superiore ribattezzata Ufficio di Sicurezza 21 dal regime comunista dei Khmer Rossi dalla loro ascesa al potere nel 1975 alla loro caduta nel 1979. Recenti studi hanno rivelato che la S-21 è la punta dell’iceberg di un vasto sistema di prigioni. Nel 2009 l’UNESCO ha inserito il museo nell’Elenco delle Memorie del mondo.

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Il Memoriale Choeung Ek di Phnom Penh

Il Memoriale Choeung Ek, sito di un ex-frutteto e cimitero cinese a circa 15 km a sud di Phnom Penh in Cambogia, è il più noto dei luoghi noti come Campi della Morte, in cui il regime dei Khmer Rossi giustiziò migliaia di persone tra il 1975 e il 1979. Oggi, Choeung Ek è un monumento alla memoria, contraddistinto da una stupa buddhista. La stupa ha le pareti in plexiglas ed è occupata da più di 5.000 teschi umani. Alcuni dei livelli inferiori sono aperti al pubblico in modo tale che i crani possano essere visti direttamente. Molti sono stati lesionati o sfondati.

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Il Padiglione Phochani di Phnom Penh

Il Padiglione Phochani di Phnom Penh è composto da immense stanze che venivano usati per organizzare balli e feste.

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Il Padiglione Chanchhaya di Phnom Penh

Il Padiglione Chanchhaya di Phnom Penh, così come la sala del trono, fu originariamente costruito in legno e successivamente demolito e ricostruito nell’anno 1914. Il padiglione Chanchhaya o Padiglione del chiaro di luna è facilmente riconoscibile per l’enorme immagine del re di Cambogia, che è esposto all’esterno dell’edificio.

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Il Monumento dell’Indipendenza di Phnon Penh

Il Monumento dell’Indipendenza di Phnon Penh fu costruito nel 1958 per commemorare la fine della colonizzazione con l’uscita dei francesi e l’inizio di una nuova tappa nella vita del paese. Il monumento si alza nella rotonda più grande congestionata di traffico della città, che unisce Blvd. Samdach Preah Sihanouk con Blvd. Preah Norodom. È color granata, ed è pieno di figure di serpenti mitologici.

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Il Museo Nazionale di Cambogia

Il Museo Nazionale di Cambogia si trova a Phnom Penh ed è il principale museo cambogiano ed è dedicato all’archeologia e alle arti visive khmer. Il museo si trova nel centro della capitale, sul lato occidentale della piazza Veal Preah Man, a nord del Palazzo reale e ad est dell’Università reale di belle arti, cui è legato da un lungo rapporto di collaborazione. Ospita una delle più grandi collezioni mondiali di oggetti d’arte khmer. Si tratta di oltre 14.000 oggetti che comprendono sculture in pietra, ceramiche, bronzi e reperti etnografici, anche preistorici. La maggioranza però appartiene al periodo aureo dell’era angkoriana.

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Ricordatevi

Queste non sono le uniche attrazioni a Phnom Penh, ma non si può fare una lista esaustiva considerando che spesso che le cose che cerchiamo di vedere e provare variano da persona a persona.

La cosa ottimale, quando si visita una nuova città, sarebbe quella di conoscere anche la storia, la cultura, le tradizioni, gli usi e i costumi, imparare qualche termine della loro lingua, assaporare i cibi, respirare l’atmosfera ecc. Sicuramente per fare ciò serve molto tempo a disposizione, ma anche molto denaro che purtroppo la maggior parte delle persone non dispone.

Buon viaggio e buon divertimento a Phnom Penh!

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