Damasco è la capitale della Siria. È nata nello stesso periodo delle civiltà mesopotamiche. In origine la sua popolazione era costituita da genti di stirpe semitica orientale, successivamente note come Aramei. È considerata, al pari di Gerico, la più antica città del mondo fra quelle abitate in maniera continuativa perché secondo gli archeologi le prime testimonianze di abitazioni a Damasco risalirebbe a 11.000 anni fa. La capitale di questo Stato potrebbe quindi essere la città più antica del mondo tuttora esistente.
Damasco ha un clima mite grazie ai molti canali che l’attraversano. Molto caldo e secco in estate, fresco d’inverno, a tratti relativamente freddo, con occasionali ma possibili nevicate.
Fare un viaggio a Damasco
Le attrazioni più importanti per chi intende fare un viaggio a Damasco e rimanere solo pochi giorni da non perdere sono:
La Grande Moschea degli Omayyadi di Damasco
La Grande Moschea degli Omayyadi è il principale edificio di culto di Damasco. È considerata il simbolo di Damasco e rappresenta un esempio singolare di architettura islamica date le notevoli dimensioni, la sontuosità delle decorazioni e dei mosaici. La Moschea degli Omayyadi, oltre ad essere il principale edificio di culto di Damasco, è ritenuta una delle più belle moschee esistenti al mondo.
Il Monastero di Solimano di Damasco
Il monastero di Solimano è una Khanqa con una moschea storica della città di Damasco. Sorge sulle rive del fiume Barada. Il monastero venne costruito per volere di Solimano il Magnifico tra il 1554 e il 1560 su progetto dall’architetto Mimar Sinan. Selim II vi fece aggiungere una madrasa indipendente sul lato sud-ovest del complesso, collegato ad esso tramite un suq. Degli edifici vennero costruiti intorno alla moschea per accogliere i dervisci, noti per le loro canzoni e danze religiose.
La Moschea Zaynab bint Ali di Damasco
Zaynab bint Ali è stata la terzogenita del quarto califfo dell’Islam Ali ibn Abi Ṭalib e di Faṭima al-Zahra, figlia del profeta Maometto. La Moschea Zaynab bint Ali è una moschea dedicato a lei. La moschea è diventata meta frequentatissima di pellegrinaggio di devoti sciiti, non solo siriani ma anche iracheni e iraniani.
Il Palazzo Azm di Damasco
Il Palazzo Azm è un palazzo aristocratico di Damasco. Oggi è sede del Museo di Arti e Tradizioni Popolari. Fu costruito tra il 1749 e il 1752, come residenza per il governatore ottomano della città, As’ad Pascià al-Azm, della famiglia Azm che diede cinque governatori a Damasco, tra i 1725 ed il 1806.
L’architettura è un eccellente esempio di abitazione tradizionale damascena secondo lo stile ottomano. Per la costruzione del Palazzo sono stati impiegati vari tipi di pietre, incluse il calcare, l’arenaria, il basalto e il marmo. Ciò ha garantito un’apparenza decorativa naturale alla struttura, in cui i soffitti sono decorati con pannelli di legno dipinti e raffiguranti scene naturali.
Il Khan di Azim Pascià di Damasco
Il Khan di Azim Pascià è il più grande Caravanserraglio della città vecchia di Damasco, in Siria. Copre una superficie di ben 2.500 metri quadrati e rappresenta un notevole esempio dell’architettura ottomana in città. Fu costruito tra il 1751 e il 1752 da Azim Pascià, il governatore di Damasco.
L’edificio, a bande di calcare e basalto nero, si sviluppa su due piani attorno a un cortile centrale, secondo l’architettura tipica dei caravanserragli ottomani. Il cortile centrale è coperto da cupole e diviso in nove moduli quadrati uguali. Ogni modulo è coperto con una cupola rialzata su un tamburo traforato da venti finestre. Una fontana in marmo ottagonale occupa il centro del cortile sotto la cupola centrale.
La Cappella di San Anania di Damasco
Si tratta di un’abside di una basilica bizantina del V-VI secolo, citata più volte dalle fonti storiche arabe come al-Mussalabeh (della Santa Croce), portata alla luce dagli scavi effettuati dal conte, Eustache de Lorey. Ulteriori indagini hanno portato alla scoperta di un altare pagano del II secolo d.C., dedicato alla divinità semitica di Baalshamin (il signore del cielo), costruito, durante il regno di Adriano, al posto della casa di Anania, per allontanare i Cristiani che ne avevano fatto un luogo di pellegrinaggio.
La cappella si trova vicino alla porta della vecchia cinta muraria della città di Damasco, detta Bab Sharqi, non molto lontano da quella detta Bab Keisan, il luogo attraverso il quale, secondo la tradizione, San Paolo fuggì da Damasco, nascosto in una cesta e nottetempo, calato fuori della città da una finestra della porta stessa, sfuggendo così alla cattura. Dopo la conquista araba di Damasco, nel 636, la chiesa venne confiscata e in parte abbattuta dalle autorità musulmane, ma, dopo alcune decine di anni, all’inizio dell’VIII secolo il califfo omayyade al-Walīd I ibn ʿAbd al-Malik, la restituì alla comunità cristiana per compensarla dell’espropriazione della cattedrale di San Giovanni Battista, su cui fu costruita la grande Moschea degli Omayyadi.
Alla fine del XII secolo, Salah al.Din la ritrasformò in moschea e solo, nel 1820, fu restituita all’Ordine dei Frati Minori della Custodia di Terra Santa. Nel 1860, la chiesa fu rasa al suolo, durante la rivolta anticristiana e antiebrea dei Drusi. La cappella fu ricostruita, nel 1867, e ristrutturata nelle forme attuali, nel 1973.
Ricordatevi
Queste non sono le uniche attrazioni a Damasco, ma non si può fare una lista esaustiva considerando che spesso che le cose che cerchiamo di vedere e provare variano da persona a persona.
La cosa ottimale, quando si visita una nuova città, sarebbe quella di conoscere anche la storia, la cultura, le tradizioni, gli usi e i costumi, imparare qualche termine della loro lingua, assaporare i cibi, respirare l’atmosfera ecc. Sicuramente per fare ciò serve molto tempo a disposizione, ma anche molto denaro che purtroppo la maggior parte delle persone non dispone.
Buon viaggio e buon divertimento a Damasco!